We report another new italian review of our Atomos Wines published by John Pedeferri on Sky TG24 from Italy.The review is accompanied by a video interview with Maria Kalafati.
Un’azienda enologica abruzzese ha brevettato un metodo per produrre vino utilizzando solo acini “perfetti”, isolati grazie ad uno speciale campioncino che simula il chicco d’uva reale. Un’antica tradizione – quella di scegliere gli acini a mano – importata direttamente da Creta e implementata grazie alle tecnologie più moderne.
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Il metodo brevettato
Il metodo “Three-Finger Destemming” – brevettato dalla società Atomos – consente di isolare solo la parte buona del grappolo d’uva, grazie ad alcuni campioni in gomma realizzati ciascuno con una durezza crescente pari a quella dell’acino nei vari momenti di maturazione. Campioni che servono ad allenare vista e tatto dei polpastrelli di chi dovrà dividere gli acini buoni da quelli cattivi. Il metodo si basa sulla correlazione tra il livello di maturazione dell’uva e la consistenza degli acini. Perché una buccia troppo compatta produce un’uva molto acida e poco zuccherina, una troppo morbida un’uva, al contrario, molto dolce e poco acida. All’interno di ogni grappolo ci sono acini diversi con durezza diversa, la sfida di Atomos è quella di trovare sempre il chicco perfetto, alla ricerca dell’acino perduto. Cogli l’acino, verrebbe da dire, parafrasando il celebre motto latino “Carpe diem!” ovvero “cogli l’attimo!”. A condizione però che siano l’attimo e l’acino giusti.
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